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Una buona occasione e uno straordinario luogo di sperimentazione, come la scuola, per ridefinire lo stile con cui vivere le relazioni e per tornare ad una comunicazione ecologica che guidi all’uso delle parole del rispetto, lontane dall’odio, dalla violenza e dalle discriminazioni. Questi ultimi atteggiamenti hanno visto, negli ultimi anni, una grande diffusione sulla rete dove offendere risulta più facile con conseguenze talvolta drammatiche.
L’obiettivo che il progetto si pone è quello di arginare e combattere le pratiche e i linguaggi negativi.
I 10 principi del Manifesto della comunicazione non ostile, da cui è partita la riflessione in classe, hanno inteso mostrare alla nostra generazione digitale l’importanza della consapevolezza nella comunicazione online e offline.
Lunedì 15 maggio, trentamila giovani hanno seguito la diretta in contemporanea tra Milano, Trieste, Matera e Cagliari. Migliaia di scuole, tra cui la nostra, hanno partecipato al racconto del Manifesto della comunicazione non o-stile.
La generazione che conosce bene gli strumenti necessita di conoscere altrettanto bene le regole per la comunicazione virtuale che come recita il primo principio del Manifesto, è reale.
Noi insegnanti abbiamo avvertito, pertanto, l’urgenza di aiutare i nostri ragazzi a scegliere con cura le parole da usare, consapevoli del fatto che queste esercitano un potere immenso su di noi e sul nostro mondo.
A cura della Prof.ssa Di Vincenzo Mirella
Orgogliosa di far parte di questo Istituto. Bravi ragazzi, bravi colleghi!
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