EPIDEMIA DELL' ANNO 1800, GUARDATE CHE
BELLEZZA DI POESIA SCRITTA DUE SECOLI FA.... LA STORIA OGGI SI RIPETE!!!!
Quando la tempesta passa
e si amano le strade
e diventiamo sopravvissuti
di un relitto collettivo.
Con il cuore piangente
e il destino benedetto
ci sentiremo beati
solo per essere vivi.
E le daremo un abbraccio
al primo sconosciuto
e loderemo la fortuna
di conservare un amico.
E allora ricorderemo
tutto quello che abbiamo perso
e impareremo una volta sola
tutto quello che non abbiamo imparato.
Non saremo più invidiosi
poiché tutti avranno sofferto.
Non avremo più l'idea
saremo più compassionevoli.
Varrà di più ciò che è di tutti
che non l'ho mai ottenuto.
Saremo più generosi
e molto più impegnati.
Capiremo il fragile,
cosa significa essere vivi;
suderemo empatia
per chi c'è e chi se n'è andato.
Ci mancherà il vecchio
che chiedeva un peso sul mercato,
che non sapevamo il suo nome
ed è sempre stato al tuo fianco.
E forse il vecchio povero
era Dio mascherato.
Non hai mai chiesto il nome
perché avevi fretta.
E tutto sarà un miracolo
E tutto sarà un'eredità
E la vita sarà rispettata,
la vita che abbiamo guadagnato.
Quando la tempesta passa
ti chiedo Dio, dispiaciuto,
che tu ci renda migliori,
come ci avevi sognato.
(Poesia scritta durante l'epidemia di
peste nel 1800)
Con l'augurio di ricominciare il prossimo anno scolastico tornando finalmente alla normalità, salutiamo i nostri ragazzi! Riposatevi, ricaricate le batterie. Sono stati due anni intensi e difficili per tutti, ma sono serviti per fortificarci e, speriamo, averci reso migliori!!!
BUONE VACANZE A TUTTI!!!!
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