giovedì 30 novembre 2017

Concerto di Natale degli alunni dell' I.C. "66 Martiri"



Appuntamento per Venerdì 15 Dicembre 2017 alle ore 21.00 per il concerto di Natale dell'orchestra dei ragazzi della Sezione Musicale dell' I.C. "66 Martiri" presso l'Auditorium dell' I.C. "66 Martiri"  
via Olevano 81 
Grugliasco

Vi aspettiamo numerosi!!!

sabato 25 novembre 2017

25 novembre: giornata mondiale contro la violenza sulle donne




le scarpe rosse: simbolo della violenza sulle donne


Il 25 Novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne; in questa data, anche in Italia, si svolgono manifestazioni, mostre, cortei e convegni per ricordare le vittime e affrontare il tema della violenza di genere.



CHI HA STABILITO QUESTA DATA? - L'assemblea generale delle Nazioni Unite, con la risoluzione 54/134 del 17 Dicembre 1999 ha istituito ufficialmente la ricorrenza per sensibilizzare le persone circa questo argomento e per non lasciare sole le vittime di violenza.



25 NOVEMBRE, PERCHE'? - È stata scelta la giornata del 25 Novembre per ricordare l'uccisione delle sorelle Mirabal nel 1960 a Santo Domingo: le due donne si opponevano alla dittatura del regime di Rafael Leonidas Trujillo.




Siamo tutti concordi nel ritenere che l'educazione contro la violenza di genere e l'educazione per il rispetto di ogni essere vivente debba cominciare proprio sui banchi di scuola, in collaborazione con le famiglie.

La nostra scuola è da sempre attenta a tematiche così importanti e fondamentali.
Pochi giorni fa i nostri ragazzi delle classi seconde hanno assistito allo spettacolo  "Malala"  che narra la storia di questa ragazza-simbolo contro ogni atto di sopruso e violenza. Lo spettacolo si riproporrà in futuro alle classi terze.






Malala è la più giovane Premio Nobel per la pace, sopravvissuta a un attentato dei talebani in Pakistan. Oggi, all’età di vent’anni, è un’attivista che lotta per il diritto all’istruzione delle ragazze nel mondo. Ha fondato il Malala Fund, un’organizzazione no profit che “lavora per un mondo in cui tutte le ragazze possano studiare e vivere senza paura”. Attualmente è impegnata nel “Girl Power Trip”, un viaggio che la porta a incontrare ragazze in Nord America, America Latina, Medio Oriente, Europa e Africa al fine di aiutarle a combattere insieme per il loro futuro. Il suo motto è “One child, one teacher, one book and one pen can change the world” (uno studente, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo). Con il suo esempio, Malala ci insegna che si può avere la meglio sulla violenza e che il riscatto di molte donne violate può arrivare anche attraverso l'istruzione.
Educhiamo quindi le nostre ragazze ad avere rispetto di se stesse, ad avere conoscenza e consapevolezza di sé ed educhiamo i nostri ragazzi ad avere rispetto per il mondo femminile: fin dalla più tenera età  devono assolutamente avere presenti questi principi fondamentali. Possiamo combattere contro il numero sempre più alto di violenze, soprusi e femminicidi, sensibilizzando il mondo degli adolescenti attraverso letture mirate, visione di spettacoli teatrali e film, dibattiti.
Grazie alla Prof.ssa Tosco che insegna Educazione religiosa, sono venuta a conoscenza di un bellissimo passo sulla donna che voglio proporre ai miei allievi e che sicuramente susciterà delle emozioni positive nel loro animo.
E' un brano attribuito da molti a William Shakespeare. Se sia suo o di un anonimo, resta il fatto che a distanza di anni è una riflessione bellissima da leggere a voce alta in inglese e poi in italiano  nelle classi con le opportune considerazioni. Nuovamente... una bellissima lezione Clil sui diritti violati degli esseri umani. 
Vi propongo il testo intero in inglese - la lingua originale in cui è stato scritto, e lascio la traduzione in italiano al video di un attore che la recita, poichè un passaggio così bello va recitato.


For all the violence imposed on her.
For all the humilation she has suffered.
For the body that you exploited.
For the intelligence that you have condemned her for.
For the ignorance that made you leave her.
For the freedom that you have denied her.
For the mouth you shut, and the wings you clipped. 
Stand, gentlemen, now in front of a woman,
and this is not enough, bow everytime you look at her soul, because she knows how to see yours, because she knows how to make it sing.
Stand, gentlemen, whenever she caresses your hand, everytime she dries your tears, as if you were one of her children, and when she waits, even if she wants to run. 
Stand, and remain standing, my friends, when she enters the room singing of love, and when she hides her pain and loneliness while having the terrible need to be loved.
Do not try to stretch your hand to help when she collapses under the weight of the world, she does not need your pity. 
She needs you to sit on the ground with her and wait for the beat of her heart to slow down and her fear to disappear, and the world to continue to turn quietly. 
She is the first to stand and to give you a hand to pull yourself up and bring you closer to the sky. 
High in the sky, where her soul lives, and where, gentlemen, you will never tear her from.

Per la traduzione di questa bellissima citazione vedi :  il filmato

Riflettiamoci ragazzi!





A cura delle Prof.sse  Tosco Tiziana e La Grutta Daniela

giovedì 2 novembre 2017

Cartelline in stile graffiti

Gli studenti delle classi terze hanno rinnovato le cartelline in cui riporre tutti i disegni realizzati durante l’anno. 
Per la decorazione della copertina ho proposto loro di scrivere le parole Arte e Immagine in stile graffiti.
Abbiamo preso spunto da alcuni esempi trovati in rete e abbiamo seguito alcuni tutorial, per capire come costruire le lettere. 

Il lavoro è stato diviso in fasi: 
  • Scrivere il testo con caratteri semplici e sottili, individuando la grandezza delle lettere e la disposizione delle parole sul foglio da disegno;
  • Dare spessore ai caratteri, scegliendo uno stile arrotondato o più spigoloso e aggressivo;
  • Aggiungere un effetto tridimensionale o delle ombre che mettano in risalto il contorno della scritta;
  • Colorare con le matite con tonalità vivaci e contrastanti;
  • Progettare uno sfondo che renda più realistico il graffito. 
I risultati sono stati sorprendenti per tutti. Bravi!!!!
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ProgrammiAMO...che emozioni!

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Si è conclusa oggi la manifestazione di Code week alla scuola media "66 Martiri" e ancora siamo pieni di adrenalina per l'evento. Vi spieghiamo in breve che cosa è successo. 
Le classi si sono sfidate e cimentate in giochi di coding unplugged, cioè di programmzione senza il pc, ma con la sola arma del pensiero logico-computazionale. 
Ad iniziare sono state le prime medie lo scorso giovedì: al mattino alle 8 presentazione dell'evento in Auditorium e poi una classe per volta si è presentata in palestra. Ciascuna classe è stata divisa in quattro gruppi che hanno gareggiato l'uno contro l'altro. I punteggi dei gruppi si sono poi sommati per formare il punteggio totale della classe. Ogni gruppo aveva un disegno su un foglio quadrettato che nella prima fase del gioco doveva codificare attraverso uno pseudo linguaggio di programmazione condiviso con la scuola intera. Al termine di questa prima fase, ogni squadra avrebbe ottenuto un punteggio aggiuntivo qualora avesse trovato e codificato l'algoritmo tramite "cicli" informatici, ossia ripetizioni di codice che rendono più prestazionale un programma.
Il giorno successivo è stata la volta delle terze medie che hanno corso una vera "staffetta di codice". Ciascuna classe è stata divisa in due squadre; ogni componente doveva scrivere un'istruzione di codice senza l'aiuto dei compagni correndo una staffetta da un estremo della palestra all'altro dove era posizionato il foglio da "codificare". Il compagno successivo aveva il compito di controllare le istruzioni precedenti e poi andare avanti nella scrittura dell'algoritmo. Al termine di questa prima fase individuale, ciascuna squadra ha dovuto effettuare il DEBUG del codice scritto, cioè ha dovuto ricontrollare tutte le istruzioni per poi procedere alla fase della codifica con i cicli grazie alle carte di CODY-ROBY che vedete nella foto. 
Stamattina si sono sfidate le seconde medie. Ciascuna classe è stata divisa in due gruppi. Ciascun gruppo ha scelto due turisti che sono stati subito divisi dal resto del gruppo in attesa di ricevere le istruzioni per raggiungere un certo "monumento" da visitare. Il gruppo intanto lavorava alla codifica del percorso su griglia da consegnare ai turisti. Terminata la codifica, i turisti hanno decodificato l'algoritmo ricevuto riproducendo la griglia colorata, mentre il resto del gruppo era impegnato alla ricerca dei cicli per migliorare le prestazioni dell'algoritmo. Ci sono state tante sorprese alla fine del gioco: la squadra poteva aver scritto correttamente il codice, ma i turisti potevano aver disegnato un percorso diverso; oppure i turisti hanno trovato incongruenze nel codice dei compagni e si sono persi nella ricerca del monumento da visitare. 
Abbiamo avuto grandi soddisfazioni perchè molti ragazzi di terza non solo sono arrivati alla scrittura del codice con i cicli, ma ci hanno stupito grazie alla creazione di cicli dentro cicli, che fornisce al programma una prestazionalità maggiore. Anche qualche gruppo dei ragazzi di seconda è riuscito a scovare "cicli nei cicli" e questo ci ha resi ancor più orgogliosi! 
Dopo l'esperienza meravigliosa di questi giorni siamo sempre più consapevoli di avere un punto di vista privilegiato perchè possiamo osservare i nostri ragazzi mentre lavorano e mettono in campo competenze disciplinari e sociali. Quello che in questi giorni ci ha ripagato di tanto lavoro "sommerso" e che ci ha riempito il cuore è stato vedere le squadre affiatate per raggiungere un obiettivo condiviso e tanto desiderato. Le squadre che hanno saputo mettersi in discussione e dove c'è stato ascolto attivo nei confronti di tutti i loro compagni sono state quelle che hanno ottenuto risultati migliori. Non succede così anche nella vita di tutti i giorni?

A cura delle professoresse 
Francesca Civita e Anna Rita Vitale