Anche questo anno scolastico si è concluso.
I ragazzi delle classi prime e seconde sono ormai in vacanza, mentre i ragazzi di terza sono impegnati negli esami finali.
Molte esperienze ed avventure abbiamo vissuto. Insieme abbiamo studiato, gioito, sofferto, faticato.
Vi ricordiamo con visetti di bambini spauriti, appena arrivati dalle elementari e in questi giorni, osservandovi nell'affrontare il vostro primo vero impegno scolastico che è l'esame di licenza media, vi vediamo trasformati in futuri uomini e donne pronti a spiccare il volo verso la vostra vita di adulti.
Ci viene tristezza a lasciarvi andare, ma questo è il destino degli insegnanti.
Vi auguriamo buona fortuna per i vostri studi futuri e vi diciamo fate buone vacanze!
"Lettera alla scuola" di Vincenzo Riccio
Gli ultimi giorni di scuola, sono per me, un momento di nostalgia. Devo lasciare soli, su i banchi, gli attrezzi della fantasia: colori, pennelli, prati di carta bianca, su cui diventa vera ogni magia. Devo lasciare le voci dei miei compagni, i rumori degli sciacquoni dei bagni, le matte risate della ricreazione, le scorribande in giardino, dove si danno battaglia le nostre finzioni.
La scuola è il parco della mia mente, delle mie gambe, delle mie braccia, delle mie mani, dei miei sorrisi, dei miei occhi, delle mie orecchie, del mio naso. E' il mondo dove i pensieri imparano a restare in fila per raccontare, nel modo giusto, senza confusione, la mia storia di uomo, di bambino/a.
Per questo ho nostalgia di lasciarti sola, scuola. Ho paura che tutte le cose amate, colorate, dopo le vacanze non le trovi più.
Ma poi capisco che a questo serve l'estate: a rinfrescare, tra le onde del mare, i castelli di sabbia, i tuffi nel sole, le mie emozioni, a rendere più ricche le mie invenzioni, pronto a ricostruire dentro di te, scuola, un altro anno di fantasia.
Ciao, ci vediamo a settembre, e non ti sentire sola, ho portato con me, nella mia mente, una tua fotografia.