Saluzzo 21 marzo-XXIII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie: io c'ero...con orgoglio e commozione insieme alla classe 2E faccio mie queste parole, in rappresentanza dell'intero Istituto per urlare a gran voce che ogni giorno nelle nostre classi si lavora con grande passione per tracciare sentieri di legalità.
Questo ritornello è entrato nelle nostre orecchie e si è trovato un angolo nel nostro cuore per non dimenticare mai più l'emozione provata nel vivere questa esperienza.
Prima la marcia, poi l'ascolto in silenzio degli oltre novecento nomi e infine il collegamento con Foggia da dove don Luigi Ciotti ha incoraggiato a non arrendersi di fronte alla cultura della corruzione e dell'omertà, a provare ogni giorno ad estirpare l'atteggiamento mafioso che può inquinare le nostre coscienze.
Nel pomeriggio per approfondire la vita e l'esempio di alcuni eroi, vittime della follia brutale della mafia, abbiamo assistito alla proiezione del documentario Generale sulla figura di Carlo Alberto Dalla Chiesa e alla rappresentazione teatrale sulla figura del giovane sognatore e rivoluzionario di Cinisi, Peppino Impastato.
Il GruppoNoi vi svela il progetto “LA SCUOLA CHE VORREI”: da settembre
2017, un gruppo di studenti della scuola 66 Martiri, coordinati dalla
docente Luana Vannoni ed un operatore del Progetto GrugliascoGiovani, si
sono incontrati per cercare insieme iniziative ed idee volte a
migliorare l’ambiente che vivono quotidianamente. I rappresentanti
sono stati “incaricati ufficialmente” il 19 marzo alla presenza del
corpo docenti dell’istituto e degli Assessorati all’Istruzione, Emanuela
Guarino, e alle Politiche Giovanili, Elisa Martino. Guardiamo il loro video!
MATERIALI UTILIZZATI
Componenti lego; Polistirolo espanso; Vaschetta di alluminio; Stuzzicadenti; Filo di rame; Colla vinilica; Coloranti acrilici; Scatola di cartone; Pennarelli colorati; Tubetti di gomma da 0,7 mm di diametro; Tubo di gomma da 15 mm di diametro; Tavola di legno (54,1 cm x 56,3 cm)
Il gruppo che ha lavorato per la realizzazione del plastico della centrale idroelettrica, ha scelto tale tematica per far vedere e comprendere come funziona una centrale. Utilizzando i materiali elencati nella tabella sopra riportata, si è riusciti a costruire un miniplastico che riproduce le funzioni che svolge la centrale idroelettrica.
L’idea di realizzare un plastico è partita da una bozza di un nostro compagno di gruppo, disegnata sul suo quaderno e successivamente riportata su carta millimetrata. Dal disegno sul foglio millimetrato siamo passati alle viste laterali per avere una visione di insieme. Queste viste facevano ben capire il funzionamento della centrale e l’utilizzo dei componenti della lego ha migliorato la visione tridimensionale del complesso.
È stato in seguito sviluppato un modello virtuale tridimensionale del plastico su Autocad che rappresenta l’intero progetto da ogni possibile angolazione.
Successivamente alla progettazione siamo passati alla ricerca dei materiali. Gli unici componenti di cui non eravamo provvisti erano i colori acrilici che sono stati utilizzati, alla fine della costruzione, per dipingere la montagna, la collina il prato e le due centrali.
FASI DELLA COSTRUZIONE DEL PLASTICO
Tagliare i pezzi di polistirolo espanso, prendere la tavola di legno (56,3 cm x 54,1 cm) come base di appoggio. Tagliare un primo strato di base di polistirolo espanso da mettere direttamente sulla tavola di legno (il polistirolo tagliato con un filo caldo). Successivamente tagliare i diversi strati della montagna (in totale 12), poi la collina e alcune parti della centrale inserendo il motorino.
Seconda fase incollare gli strati di polistirolo espanso in modo decrescente. Poi creare il letto del fiume e inserire la vaschetta di plastica (il lago ad alta quota) in cima alla montagna. Il tubo utilizzato è stato quello da 0,7 mm di diametro, messo lungo l’altezza della montagna per poi entrare nel lago ad alta quota. Mentre il tubo da 15 mm di diametro è stato utilizzato per condurre l’acqua dalla condotta forzata al fiume e montato il motorino della centrale idroelettrica.
Collaudo per verificare perdite d’acqua nel percorso. L’acqua filtrava nel polistirolo, perciò abbiamo impermeabilizzato il percorso con colla vinilica e tempera blu per rendere l’effetto acqua.
Ultima fase colorazione delle parti e inserimento dei tralicci dell’alta tensione con gli stuzzicadenti legati uno all’altro tramite un filo di rame. Inserito un tappo per bloccare l’entrata dell’acqua dal lago di alta quota alla condotta forzata.
I Docenti di Strumento Musicale dell'I.C. "66 Martiri" di Grugliasco pubblicano la seguente mail di ringraziamento ricevuta da Vincenzo Correnti
(Direttore dell'Istituto Musicale "Biondi" di Camerino).
Desideriamo unirci alle toccanti parole di Vincenzo Correnti e ringraziare a nostra volta tutti gli alunni, i genitori e i Docenti delle Classi ad Indirizzo Musicale dell' I.C: "66 Martiri" e dell' ITI Majorana di Grugliasco che hanno contribuito alla realizzazione del concerto a scopo benefico del 26 Gennaio 2018.
E' un onore per le classi della nostra scuola anche quest'anno contribuire ad uno dei progetti proposti dalla onlus SO.LE. con cui collaboriamo da anni. La raccolta si è svolta in occasione di un interessante cineforum offerto a tutte le classi, durante il quale sono stati presentati tre film che hanno aiutato i ragazzi a riflettere su alcune piaghe che affliggono milioni di bambini e giovani in diverse parti del mondo: la negazione del diritto all'istruzione, la tratta dei baby calciatori, lo sfruttamento del lavoro minorile. Con l'avvicinarsi della Pasqua inoltre i ragazzi saranno invitati ad acquistare uova di cioccolato solidali per rendere ancora più cospicuo il nostro contributo che ammonta già a circa trecento euro. Queste iniziative sono estremamente importanti per favorire nei nostri ragazzi l'emergere di una mentalità aperta all'altro, di un atteggiamento di profonda e convinta solidarietà.
In occasione della giornata contro il bullismo e il cyberbullismo istituita dal Ministero già lo scorso anno scolastico, i nostri ragazzi sono stati invitati attraverso discussioni e video a riflettere su un fenomeno che li riguarda molto da vicino visto il loro precoce approccio all'uso "non consapevole" dei social. Sulle porte di ciascuna classe è stato inoltre affisso un cartellone con il logo ufficiale: un nodo blu. Dopo essere stati omaggiati di un piccolo fiocco blu a ricordo della giornata, ogni ragazzo ha poi scritto una breve riflessione, prendendosi anche un semplice impegno personale per contribuire a creare nella propria classe e in generale in tutta la scuola un clima di accoglienza e di aiuto reciproco.
Il 6 marzo 2018 si sono svolte le prime elezioni dei rappresentanti di classe da un'iniziativa del Gruppo Noi dell'IC 66 Martiri. Con grande senso di responsabilità, i candidati hanno espresso ai loro compagni le motivazioni che li hanno spinti a proporsi e le successive elezioni hanno visto tutte le classi attivarsi per organizzare e insediare il seggio elettorale. Il 19 marzo 2018 dalle ore 14,45 alle ore 17,00 si terrà il primo incontro di progettazione delle attività de "La scuola che vorrei".
Le classi terze dell'Istituto hanno terminato un percorso di coding che li ha visti protagonisti insieme ai ragazzi dell'ITI Majorana di Grugliasco. Si è trattato di un'iniziativa di alternanza scuola-lavoro che ha fatto sì che i nostri ragazzi fossero guidati nella costruzione di vere App per il cellulare da allievi di quarta superiore del Majorana. Il nostro laboratorio di informatica è diventato scenario di cooperative learning in cui noi docenti siamo stati spettatori di quanto realizzavano i ragazzi sotto i nostri occhi. Il software utilizzato è stato AppInventorsviluppato dall’università di ricerca MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston. Le attività hanno coinvolto ciascuna terza per quattro ore divise in blocchi da due e al termine di ogni lezione i nostri ragazzi hanno potuto provare i giochi realizzati direttamente sui cellulari dei loro tutor. E' il primo anno che tale iniziativa ha riguardato il nostro ordine di scuola e non possiamo che essere entusiasti dell'opportunità che ci è stata offerta: i nostri allievi hanno potuto confrontarsi con ragazzi molto vicini alla loro età; hanno potuto toccare con mano quanta complesità si nasconde dietro la programmazione di un gioco (anche il più banale!); hanno potuto rendersi conto che informatica non vuol dire essere fruitori instancabili di App, ma costruire App. Il loro punto di vista è stato completamente ribaltato grazie a ragazzi poco più grandi che hanno scelto di diventare informatici e che hanno già fatto esperienza di stage in aziende di questo settore.
Un grazie particolare va alla prof.ssa Elena Baldino, docente del Majorana e responsabile del progetto di alternanza scuola-lavoro, per averci coinvolto in questa esperienza che ha gratificato davvero tutti: insegnanti, ragazzi della 66 Martiri e gli splendidi tutor del Majorana.
Ci siamo lasciati con un "Arrivederci" nella speranza che il prossimo anno possa ripetersi l'esperienza.
Di seguito si pubblica il link alla rivista Bricks di questo mese. Il tema è l'alternanza
scuola - lavoro su cui è stato pubblicato un interessante articolo della professoressa
Baldino sulla bella esperienza del Majorana con il coding e la robotica
nelle scuole del territorio: http://www.rivistabricks.it/wp-content/uploads/2018/03/2018_1_11_Baldino.pdf
L’insegnante, ad inizio anno, propone agli alunni delle classi terze, un percorso sulle centrali di trasformazione energetica. Si parte dalle fonti e forme dell' energia, dalle macchine utilizzate all'energia elettrica, dall'impatto ambientale agli idrocarburi utilizzati, alle centrali rinnovabili. Questo programma della classe terza li porterà fino all'esame. Gli alunni vengono divisi in gruppi e periodicamente si programmano degli incontri di verifica sull'andamento dei lavori (un incontro ogni mese circa). In quest’incontro ogni team che lavora materialmente al plastico spiega l'avanzamento dei lavori. Il lavoro di gruppo è il plastico, il lavoro individuale è una tesina di approfondimento su un aspetto specifico inerente alla centrale energetica studiata (impatto ambientale, diffusione e presenza nel mondo, evoluzione tecnologica degli impianti, dettaglio sul funzionamento delle macchine etc). Il progetto viene presentato alla classe in una lezione simulata in cui ogni gruppo spiega il proprio lavoro. Gli alunni, nei lavori successivi, avranno l'obbligo di produrre una corposa documentazione fotografica ed un video del plastico dimostrando di aver lavorato insieme. All’insegnante interessa che gli allievi capiscano come si progetta, come ci si divide i compiti, come si rispettano i tempi e come si lavora in squadra. Pertanto la capacità di lavorare in team diventa un requisito indispensabile per i nostri studenti che si muoveranno nel mondo del lavoro. Strategia per ottenere migliori risultati derivanti dai talenti del team, dalla capacità dei membri di sostenersi l’un l’altro per superare i momenti difficili, dalla possibilità di moltiplicare le opzioni grazie alla creatività che deriva dal confronto di idee.
I migliori progetti del plastico assegnato saranno esposti all’ingresso della scuola valorizzando le competenze acquisite. Nella giornata conclusiva, con le classi terze ed in presenza dei genitori, saranno proiettati i filmati e le foto che solitamente sono la parte più divertente. Si aggiungono, inoltre, i commenti molto positivi dei colleghi dell’insegnante facente parte di un gruppo di tecnologia che riferiscono l’originalità del lavoro assegnato e della bravura dei ragazzi.
Di seguito si pubblicano le relazioni dei gruppi di lavoro.
A cura delle Prof.sse L. Genta e D. Losavio
MATERIALI: per la base del modellino una superficie di multistrato di legno, per la torre di controllo il tubetto di cartone della scottex, due cartoncini, un foglio plastificato, per il circuito in serie ho utilizzato i led con una batteria di 12 volt, per il circuito in parallelo 4 lampadine da 1,4 volt con una batteria da 4,5 volt, 2 interruttori, dei modellini aereo e camion pompieri per creare la scenografia.
IMPRESSIONI: alla fine del lavoro ho capito che all’inizio le cose possono essere difficili ma poi una volta completate danno gratificazione.
STRUMENTI:taglierino,trapano,pistola a caldo, pennelli, uniposca, nastro di carta
MATERIALI:tavola di compensato,10 lampadine, 10 portalampade, 2 interruttori, 1 m di filo di rame, 2 batterie da 4,5 volt, tempere, 4 macchinine ed aereo da modellismo.
TEMPI:è stato un bel lavoro di squadra che ha permesso di realizzare nel migliore dei modi il nostro plastico incontrandoci per 3 giorni consecutivi nel pomeriggio.
IMPRESSIONI:la parte più divertente è stata quando abbiamo costruito l’aeroporto e la torre di controllo. Non è stato difficile fare i circuiti in serie e in parallelo e collegare le lampadine e gli interruttori.
MATERIALI: polistirolo,fili di rame, interruttori, 2 pile da 4,5 volt, tavola di legno
IMPRESSIONI: una volta finito abbiamo avuto molta soddisfazione perché ci è voluto tanto tempo ma alla fine “tutto è bene ciò che finisce bene”.
STRUMENTI:
lattina di coca-cola- una scatoletta - un aereo - un righello - un cartoncino nero - 2 fogli bianchi - una matita bianca -colori pennarello grigio -nastro adesivo - 3 lampadine da 1,5 VOLT - 6 lampadine da 3 VOLT - due batterie da 4,5 VOLT - 2 interruttori - filo conduttore – stagno - colla a caldo - 1 saldatore - un trapano
SOPRA
Procedimento
Pista aerea :
Con la matita bianca si disegna la pista aerea e gli spazi vuoti con i colori: verde e marrone.
Torre di controllo:
È realizzata con la lattina di coca-cola, rivestita poi con il nastro adesivo giallo e nero.
SOTTO
Costruzione del circuito elettrico :
batteria –lampadine – interruttori - filo conduttore – stagno - saldatore Si salda con lo stagno il filo conduttore alle varie lampadine che poi dovrà essere collegato alla batteria e all’interruttore. Questo procedimento si è svolto sia per il circuito in parallelo sia per il circuito in serie.
In parallelo :
il circuito in parallelo significa collegare le lampadine ad una coppia di conduttori ( filo elettrico ) in modo che la nostra batteria dia la stessa tensione a tutte quante allo stesso modo.
In serie : il circuito in serie significa quando le lampadine sono collegate in modo da formare un percorso per la corrente elettrica che li attraversa, grazie alla nostra batteria.
Anche quest'anno l'associazione ToScience ha dato spettacolo alla "66 Martiri". Tutte le prime medie hanno partecipato ai laboratori sui gas per spiegare ciò che avviene nell'atmosfera. Le seconde medie sono state coinvolte nelle "diavolerie" della chimica e le terze medie si sono cimentate nella costruzione di circuiti elettrici bizzarri! I ragazzi sono rimasti affascinati: azoto liquido, palloncini, un phon per capelli, palline da ping pong e contenitori delle sorprese degli ovetti kinder sono stati i protagonisti della mattinata. Ecco quindi che il nostro laboratorio si è trasformato in un palcoscenico scientifico che al tempo stesso stupisce e spiega fenomeni chimici e fisici con esperimenti accattivanti per i ragazzi e fondamentali dal punto di vista didattico. Che cosa è la pressione atmosferica e come si manifesta? E lo shock termico tra masse d'aria di diversa temperatura cosa produce? Può un semplice phon farci riflettere sull'esistenza dell'aria?
Tante domande e tanta curiosità da soddisfare, ma, del resto, curiosità e scienza sono sempre andate di pari passo...anche nelle nostre aule!
La Polizia
di Stato, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca, ha elaborato per l’anno scolastico 2017/2018 il progetto dal
titolo:
“PretenDiamo
legalità, a scuola con il Commissario Mascherpa”, finalizzato alla promozione
della cultura della legalità.
Tutti gli
alunni della scuola secondaria di primo grado hanno parteciperanno ad una serie
di incontri svolti dai funzionari del Commissariato di Rivoli volti ad accrescere
il senso civico e far comprendere come solo la cultura e la conoscenza sono in
grado di aprire la mente alla riflessione, al coraggio e alla tolleranza e come
solo il rispetto delle regole e delle leggi permetta di esercitare la libertà
individuale.
La classe II
E ha inoltre aderito al concorso abbinato al suddetto progetto in base al quale
hanno realizzato il finale della storia a fumetti dal titolo “La rosa
d'argento”, il cui
protagonista
è il Commissario Mascherpa insieme alla sua squadra, nella risoluzione
di un’indagine. I ragazzi, mettendo in campo sorprendenti
capacità di investigazione e abilità nella risoluzione del caso, hanno
approfondito tematiche particolarmente serie come il gioco d’azzardo e l’usura,
giungendo a delle profonde riflessioni sulla necessità di costruire una cultura
della legalità a partire dall’ambito scolastico al fine di crescere e diventare
cittadini consapevoli di una società rinnovata e capace di indignarsi di fronte
alle ingiustizie. Auguriamo alla classe II E di essere selezionati per l’impegno
e l’efficacia del lavoro presentato.